
Ho incontrato la scrittura poetica di David Whyte molti anni fa, spulciando tra le citazioni di Jon Kabat-Zinn che conosce la poesia più di quello che si potrebbe credere. Dei poeti contemporanei ne cita pochi e ne commenta ancora meno. David Whyte però è uno di quelli. Lo cita per uno dei suoi libri più conosciuti,The Three Marriages: Reimagining Work, Self, and Relationship, un libro che non posso che consigliare. In italiano ci sono oggi, due libri. Il primo è Il risveglio del cuore in azienda. Poesia e preservazione dell’anima sul luogo di lavoro, perché l’originalità di David Whyte sta nell’aver portato la poesia nelle aziende come strumento di formazione, molti molti anni fa.
Oggi però te ne parlo perché è appena uscito .Consolazioni. La poesia, il conforto, il significato nascosti nelle parole che usiamo tutti i giorni. Avevo fatto il pre-ordine perchè volevo avere subito l’edizione italiana: quella americana mi si è tutta rotta a forza di leggerla e portarla con me. Ha la grafica elegante e leggera di Meccano Floreal, sotto la guida dell’amica Linda Ronzoni. È un libro da tenere sul comodino e aprire alla sera, per addormentarsi sereni, alla mattina, per non schizzare fuori dal letto come missili lanciati nell’etere. Sceglie 52 parole, una alla settimana per fare un anno di brevi, brevissimi racconti che entrano nel cuore e nella mente. Ne condivido un estratto con te, che mi è particolarmente caro ed è legata all’ultimo post della settimana.
Nascondersi
è un modo per rimanere vivi. Nascondersi è un modo per difendersi finché non siamo pronti a uscire allo scoperto (…)Comparire troppo presto significa trovarsi nell’immediata necessità di cure intensive…Quasi sempre ciò che è reale è innanzitutto nascosto e non desidera essere compreso dalla parte della nostra mente che pensa erroneamente di sapere cosa sta succededno. Ciò che è prezioso dentro di noi non si cura di essere conosciuto dalla mente in modi che ne diminuiscono la presenza…nascondersi è un atto creativo, necessario e magnificamente sovversivo nei confronti dell’interferenza e del controllo esterni. Nascondersi significa lasciare la vita a sé stessa, in modo che diventi sempre più sé stessa. nascondersi è la radicale indipendenza necessaria per permetterci di emergere alla luce di un futuro veramente umano. © David Whyte
©www.nicolettacinotti.net per la Rubrica di citazioni “Addomesticare pensieri selvatici