
Mi sono trasferita a vivere in Liguria negli anni di Vialli e Mancini, non era possibile non diventare sampdoriana (sì lo so che non si dovrebbe dire pena perdita di tutti i follower e pazienti genoani ma pazienza: anche gli psicoterapeuti sono umani!). La Sampdoria di quegli anni era una squadra straordinaria, grazie anche al Presidente Paolo Mantovani: giocatori intelligenti, etici, che ti davano l’idea di che cosa vuol dire essere una squadra ed essere amici.
Seguo il calcio da tifosa squinternata: più che il calcio amo le storie dei calciatori e le loro vicende umane, più che personali. Il loro tendere allo sperpero e la loro intelligenza motoria. Ma Vialli e Mancini sono qualcosa in più: sono due persone dalle quali si possono imparare tante cose. Una di queste è il significato della parola bromance. Viene dall’inglese e unisce la parola bro (brother, fratello) e la parola romance, relazione d’affetto. Nello sport di squadra possono esserci tantissimi esempi di bromance, quell’amicizia tra uomini non sessualizzata che sviluppa la solidarietà, che sviluppa la gioia per la gioia degli altri. Ecco del calcio si possono dire infinite cose ma oggi gustiamoci, oltre alla vittoria agli europei, il fatto che sui campi di calcio nascono molte ottime amicizie che spero rendano gli uomini, più uomini e meno omofobi.Anche le donne sviluppano sorellanza. Io, purtroppo, sono ancora della generazione in cui, tra donne, l’amicizia è difficile e prevale la competizione e l’invidia. Oggi gli anni mi hanno liberato dall’invidia: le rughe qualche vantaggio lo regalano! Della competizione ci si spoglia sempre con gli anni ma gli intellettuali ci mettono di più!
© Nicoletta Cinotti 2021 L’Italia ha vinto gli europei!