
Sono specializzata in zattere di salvataggio. Il mio lavoro è un po’ così. Chi arriva da me è su un terreno molto instabile: a volte ha già navigato a lungo e, come Ulisse, non sempre ha incontrato porti sicuri. Ci incontriamo con lo sguardo dei naviganti, con le nostre domande e con le nostre curiosità. Il mare e il cielo negli occhi e il desiderio di trovare una terra ferma.
Sono una vecchia navigante, so bene cosa vuol dire avere il desiderio di terraferma e cosa vuol dire sentirsi tremare dentro per l’incertezza e per il desiderio di trovare la terra ferma. E, paradossalmente, so anche che per arrivare alla terra ferma bisogna esplorare prima il grande territorio dell’incertezza. Quel mare sempre in movimento che ha una corrente che vuole portarci da qualche parte e non sempre è la direzione che vorremmo noi.
Sono una disegnatrice di mappe di navigazione: cerco di riconoscere le secche in cui si potrebbe rimanere incagliati e di evitare le correnti troppo forti. Cerco di sfruttare le buone correnti per risparmiare energia. A volte l’insicurezza nasce dal fatto che la corrente spinge in una direzione e noi vorremmo andare in un’altra e non sappiamo se ci riusciremo. È proprio l’incertezza di non sapere come e quando arriveremo sulla terra ferma che fa rimanere aggrappati alle vecchie difese, A volte fa cercare solamente qualcosa a cui aggrapparsi.
Aggrapparsi offre momentaneamente la sensazione di avere qualcosa di sicuro. Dà la sensazione di fermezza e solidità e, invece, molto spesso, è solo la sensazione di blocco. Il blocco, solido, costituito dalle nostre difese: solido perché rigido. Solido perché ripetuto. Ma per cambiare abbiamo bisogno di un gesto, aprire la mano, staccarla da quello a cui stiamo aggrappati e provare a fare qualche passo in una direzione diversa. Per farlo dobbiamo tollerare quell’incertezza che è legata alla novità. Altrimenti rimarremo sempre attaccati al solito punto: quello in cui le nostre difese sono più forti e più rigide.
Scegliendo di lasciar andare
il consueto modo d’essere conosciuto
l’intero mondo si rivela ai tuoi occhi nuovi.
Pratica del giorno: La classe del mattino
© Nicoletta Cinotti 2018 Cambiare diventando se stessi: che carattere ho?
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