
Noi che lavoriamo in Reparto 77, col tempo, ci abituiamo a qualsiasi stranezza.
Alla puzza di piedi e d’orina, alle piastrelle rotte, alle porte sfondate, alle urla, alle maledizioni,
ai medici e agli infermieri che si spintonano dandosi del tu, ai pazienti legati al letto.
Per i pazienti che entrano, invece, è sempre la prima volta.
Per questo ci guardano con occhi sgranati di meraviglia, qualsiasi cosa facciamo.
Filippo, non trovi le parole per spiegarmi cosa ti succede
e mi guardi con rabbia, attesa e rincrescimento,
io, non trovo le parole per spiegarmi cosa ti succede,
e non trovo le parole per tranquillizzarti.
Filippo, sinceramente,
tu sei qui, io sono qui,
stiamo andando benissimo.