Questa meditazione permette di approfondire il tema espresso nella pagina “Emozioni o pensieri”
1)
Assumiamo una posizione comoda … seduti sul cuscino o sulla sedia …
Se usiamo una sedia, è molto utile sedersi staccati dallo schienale, in modo tale che la spina dorsale si autosostenga … le piante dei piedi sono ben salde sul pavimento … ad una distanza di una quindicina di centimetri l’una dall’altra … le gambe parallele….
Se sediamo sul cuscino, è utile che le ginocchia siano a contatto col pavimento. I palmi delle mani sulle ginocchia … o se preferiamo, il dorso della mano sul palmo della mano sinistra e i pollici uniti..
2)
Prendiamoci qualche momento per trovare la giusta posizione … nella quale sentirci a nostro agio …
Facciamo in modo da sentire che nostra postura è eretta, dignitosa e confortevole. … Poi chiudiamo delicatamente gli occhi.
3)
Portiamo la consapevolezza … alle sensazioni fisiche … ai punti di contatto del corpo con le gli elementi di sostegno … i glutei sul sedile o sul cuscino … le sensazioni delle piante dei piedi sul pavimento … o il contatto delle ginocchia sul pavimento, … il contatto delle mani … diventiamo consapevoli delle sensazioni di pressione … di calore … osserviamo come si modificano
4)
Ora portiamo la nostra attenzione alle sensazioni del respiro scegliendo il punto del corpo in cui le sensazioni sono più nitide … ascoltiamo il respiro così come è, momento per momento … senza modificarlo …. Semplicemente osserviamo … l’aria che entra, l’aria che esce … tutte le volte che ci ritroviamo altrove con la mente, con delicatezza, riportiamo la nostra presenza mentale all’oggetto della nostra attenzione che in questo caso è il respiro favorendo di nuovo una condizione di raccoglimento.
5)
Allarghiamo ora la nostra consapevolezza lasciando sullo sfondo il respiro che va e che viene e spostiamo delicatamente l’attenzione sul processo del pensiero. Osserviamo i pensieri, mentre entrano nel campo della nostra attenzione … e mentre se ne vanno.
Cerchiamo di percepirli come fenomeni che emergono nella nostra mente … possono presentarsi sotto forma discorsiva … o come immagini ….
Osserviamo come uno spettatore osserva uno spettacolo … senza trattenere … senza allontanare
6)
Osserviamo il loro contenuto e la loro carica emotiva e cerchiamo, se riusciamo, di non lasciarci trascinare a ‘pensare ai pensieri’ …. o a spostare l’attenzione da un pensiero all’altro … l’attenzione è ferma, stabile sullo spazio mentale ove scorrono i pensieri …
Manteniamo la posizione di testimone del processo del pensiero che si svolge all’interno dello spazio mentale …
Notiamo che ciascun pensiero non dura a lungo … viene e se ne va…. diventiamo consapevoli di questa impermanenza.
7)
Potremmo notare che alcuni pensieri ricorrono continuamente … pensieri che riguardano il passato e quelli che riguardano il futuro …. pensieri centrati sui concetti di ‘io’, ‘me’, ‘mio’ … Notiamo quei pensieri che tendono a configurare un sé che si preoccupa dell’andamento della nostra vita.
Possono emergere pensieri che hanno una carica di avidità, desiderio o attaccamento …. Pensieri che suscitano serenità, pace, gioia … o viceversa pensieri che hanno una carica di avversione, rifiuto, dispiacere o odio …. notiamo quale risposta essi suscitano (o non suscitano) in te, l’osservatrice, la testimone imparziale e non giudicante.
8)
Notiamo questi sentimenti … queste emozioni … osserviamole emergere e svanire … notiamo la relazione che intercorre fra le emozioni che emergono e il contenuto dei pensieri.
Se ci accorgiamo di esserci persi nei pensieri o nelle emozioni … ritorniamo semplicemente a osservare il respiro … quando ce la sentiamo allarghiamo di nuovo la consapevolezza allo spazio mentale … e ai suoi oggetti che vanno e vengono … pensieri … immagini … emozioni
9)
Lasciamo andare ora l’osservazione dei pensieri e semplicemente manteniamo aperta la consapevolezza … senza attaccarci a nulla … senza cercare nulla …. completamente aperti e ricettivi a qualsiasi cosa si presenti nel campo della consapevolezza, … lasciando che ogni cosa venga e vada, …. osservando, nell’atteggiamento di testimone silenzioso.

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