C’è una via positiva di risposta allo stress?
Per rimanere in equilibrio è necessario mantenere una funzionalità integra sotto varie condizioni. Questa qualità di risposta adattativa è dipendente da un sistema psicofisiologico. Per fare questo utilizziamo la nostra capacità cognitiva di anticipare le condizioni selezionando, interpretando e trasformando le informazioni in risposte mentali, fisiologiche e di comportamento. A causa del ruolo giocato dai processi interpretativi le diverse esperienze possono essere affrontate in maniera molto differenziata tra persona e persona, in parte per il ruolo giocato dal passato nel costruire il significato da dare all’esperienza.
Risposte allo stress
Gli studi classici (Cannon 1929) dimostrano come il Sistema Nervoso Simpatico partecipa nella produzione di epinefrina e norepinefrina per rispondere a situazioni percepite come minacciose. Contemporaneamente aumenta il livello di corticosteroidi in modo da preparare una risposta alla minaccia tradizionalmente definita come fuga o attacco. Questo livello di risposta psicofisiologica, biologicamente pensato per rispondere a situazioni di minaccia alla vita, finisce per attivarsi anche in quelle situazioni in cui ci sentiamo minacciati, anche se questo è frutto della nostra interpretazione.
In questo modo paura, ansia o entrambe possono provocare una cascata di risposte fisiche simili a quelle che scateneremmo anche in presenza di una minaccia reale.
Calma e connessione
Quello che succede per le emozioni negative ha un correlato anche nelle emozioni positive: quando sentiamo connessione con le altre persone i nostri muscoli si rilassano, diminuiscono i livelli di cortisolo e l’attività cardiovascolare si regolarizza così come migliora la funzionalità gastrointestinale. Si attiva il sistema parasimpatico mentre a livello centrale la produzione di ossicitocina dell’ipotalamo gioca un ruolo importante. questa qualità di risposta, che potremmo definire di calma e connessione può avere un effetto sia a livello di stimolazione somatosensoriale che a livello di risposta psicologica agli stimoli ambientali.
Se la risposta di attacco e fuga è immediata, quella di calma e connessione è invece più lenta e caratterizzata da segnali più sottili. Ciononostante ha un corrispettivo pattern psicofisiologico caratterizzato da un livello più basso ed equilibrato della pressione sanguigna, del battito cardiaco, e una migliore funzionalità del tratto gastrointestinale. Dal punto di vista relazionale l’interazione sociale è promossa e accompagnata da un senso di benessere e rilassamento.
L’illustrazione a fianco, utilizzata da Daniel Stern nell’edizione in lingua originale di uno dei suoi libri, dimostra bene questa condizione sia per le caratteristiche individuali che interattive. La madre ha una espressione calma e rilassata, aperta, empatica e contenitiva. Nell’interazione con il bambino prevale vicinanza, fiducia e un reciproco senso di affetto e di mutuo scambio. Anche se è presente un senso di unità i confini individuali sono mantenuti.
Questa condizione, così poeticamente espressa dalla pittrice Mary Cassat, non è legata solo alla relazione precoce madre-bambino: possiamo sperimentarla quando ci sentiamo in un contesto sociale accogliente e contenitivo, così come quando siamo in una relazione intima e nutriente.
Kerstin Uvnäs-Moberg, Ingemar Arn e David Magnusson propongono che l’ossitocina abbia un ruolo importante nella promozione di calma e connessione. Questo ormone, che gioca un ruolo importante nel parto e nell’allattamento, non è prodotta solo dalle donne ed è presente in un ampio spettro di situazioni.Stimola i comportamenti interattivi di tipo materno ma anche la sessualità e altri comportamenti sociali pacifici, promuovendo i legami d’attaccamento.
Come funziona l’ossitocina
Un effetto importante della ripetuta somministrazione di ossitocina induce effetti durevoli in altri sistemi di neurotrasmissione riducendo, per esempio, la componente ansiolitica, alzando la soglia del dolore e diminuendo la quantità ematica di cortisolo (l’ormone dello stress). Gli effetti di una somministrazione di 5 giorni si protaggono da 1 a 3 settimane dopo la fine del trattamento. Dati recenti indicano che l’aumento dell’ossitocina porta ad un aumento della serotonina e si registrano anche delle modificazioni nella trasmissione dopaminergica.
La produzione naturale di ossitocina
Il contatto corporeo aumenta la produzione di ossitocina: questo significa che l’allattamento e gli scambi sessuali ma anche il contatto legato al massaggio o allo scambio di gesti affettuosi hanno l’effetto di aumentare la produzione di ossitocina sia in uomini che in donne.
Alcuni autori propongono che anche fattori ambientali possano produrre una variazione nella produzione di ossitocina: un ambiente calmo, supportivo stimola una qualità di interazioni sociali che alzano il livello di ossitocina (Knox & Uvnäs-Moberg, 1998).
L’interpretazione degli stimoli ambientali differisce da individuo ad individuo perchè è dipendente dalla qualità del significato che attribuiamo all’ambiente. La memoria di situazioni traumatiche possono, infatti, attivare reazioni di altra natura.
E’ ormai unanimemente accettato che eventi stressanti accaduti nell’infanzia tendono ad avere un impatto maggiore di quelli che si verificano nell’età adulta e talora sembrano provocare addirittura delle differenze nelle dimensioni dell’ippocampo e dell’amigdala. Questi affetti fisici risultano però suscettibili di cambiamenti. Una cura materna estensiva, l’appartenenza a gruppi di sostegno, il frequentare un ambiente protetto può idurre una considerevole m odificazione nella produzione di ossitocina e nel connesso sistema ossitocinergico.
[…] parlando possiamo dire che l’ossitocina innesca emozioni sociali connesse con la calma e la relazione positiva e abbassa la percentuale di reazioni di attacco e […]