Il grounding è un concetto di origine bioenergetica. Si basa sulla convinzione che il trauma, fisico e psichico, riduce la capacità di contatto con la realtà e struttura un ritiro, anche a livello corporeo.
Questo ritiro, che corrisponde ad una perdita di radicamento a terra (grounding significa infatti essere radicato a terra), produce una ridotta capacità di stare nella realtà e un aumento di identificazione con i propri pensieri e le proprie illusioni. In Bioenergetica, parlando del Grounding, Lowen dice: <<Nel linguaggio del corpo avere i piedi per terra significa essere in contatto con la realtà; significa che la persona non opera sotto l’influsso di una illusione. In senso letterale tutti hanno i piedi per terra, in senso energetico però le cose non stanno sempre così…in alcune situazioni l’energia viene ritirata dai piedi e dalle gambe e si dirige verso l’alto, verso la testa. Questo spostamento dell’energia produce uno stato dissociato tra la mente e il corpo.
Il grounding implica che una persona sia disponibile a “scendere”, che abbassi il suo centro di gravità e che si senta più vicina alla terra. Il risultato immediato è un aumento del senso di sicurezza. Questo processo è associato al respiro: infatti se il respiro è bloccato la percezione del corpo al di sotto di quel punto è bloccata o ridotta.
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