
Il Diritto alla Poesia significa che ogni persona ha diritto a ricevere la chiave che solo la Poesia può dare: quella dell’accesso a una visione del mondo diversa e certamente più“umana”- nel senso di più vicina al cuore dell’uomo – di tante dottrine filosofiche, politiche, sociali, economiche che non hanno mai dato una risposta vera alla domanda: che cos’è l’uomo?
Questa chiave ho cercato di darla con il mio libro La Poesia salva la vita, che da anni è un bestseller in Italia; purtroppo risulta intraducibile in quanto basato principalmente sullo studio del suono, e parte quindi soprattutto, anche se non esclusivamente, da testi poetici in lingua italiana. Questo libro aspetta sempre che qualcuno non lo traduca semplicemente ma lo adatti allo spirito di un’altra lingua, fermo restando che i concetti che ne sono alla base sono gli stessi in qualsiasi lingua del mondo.
Quando parlo di una chiave d’accesso che solo la Poesia può dare, non voglio fare un banale discorso retorico sulla Poesia, come se ne sono fatti e se ne fanno fin troppi. Il mio vuole essere in qualche modo un approccio “scientifico” che si sforza di dimostrare quale sia l’essenza del linguaggio poetico e quali siano i suoi effetti e le sue implicazioni sulla nostra psiche: il mio libro non vuole trattare quindi tanto e soltanto della Poesia sotto l’aspetto letterario, quanto sotto l’aspetto esistenziale. E questo credo non sia mai stato fatto prima. In questo libro io cerco di dimostrare come la Poesia ci riporti , tramite l’uso particolare che essa fa del linguaggio, verso il nostro centro interiore, il nostro centro “divino”, che è il punto di contatto che unisce l’uomo all’universo che lo circonda.
Riporta la nostra psiche, solitamente in conflitto fra i suoi vari aspetti, alla sua originaria unità, e ne sviluppa l’intuizione creatrice, senza cui non ci può essere rinnovamento del mondo. La Poesia è la parte “ magica” di noi, che dobbiamo scoprire, o riscoprire. Con particolare urgenza oggi , quando sembra per lo più giacere sepolta sotto cumuli di detriti. E così il più delle volte non emana nemmeno un debolissimo raggio della sua luce e noi le viviamo accanto del tutto inconsapevoli.
Quando incontriamo la poesia?
Il mio incontro con la poesia è avvenuto nell’infanzia, avevo otto anni quando ho cominciato a scrivere e quindi non ricordo perché l’abbia fatto, non ho ricordi precisi. So solo che le poesie dei poeti che trovavo sui libri di scuola mi piacevano e cercavo di imitarli. Questi poeti erano grandi poeti, come Pascoli o Leopardi.
C’è solo un aneddoto che posso raccontare. A mia insaputa la mia maestra aveva letto le mie poesie in altre classi. Seppi solo molti anni più tardi che aveva detto che sarei diventata una poetessa famosa. Mi sorprendo oggi della sua divinazione. Famosa magari no, ma abbastanza nota perlomeno sì.
I bambini e la poesia
Uscito nel 1979, L’albero delle parole di Donatella Bisutti presentava a un pubblico di bambini dai dieci anni in su 73 poeti italiani e stranieri attraverso testi scelti per la loro bellezza e capacità di arrivare ai lettori senza mediazioni. Esperimento molto riuscito (il libro è arrivato di edizione in edizione fino ad oggi), è proseguito con Le parole magiche del 2008, un’introduzione alla scrittura della poesia. Perché Bisutti è convinta che la poesia, come la musica, vada conosciuta e apprezzata fin dai primi anni di vita.
Donatella Bisutti sarà una delle relatrici de La bellezza delle parole, Chiavari 27 Ottobre 2018. Un convegno/laboratorio dove incontrare la meraviglia delle parole.
Vuoi partecipare?
Per iscriversi è necessario acquistare il proprio biglietto su Eventbrite. Fino al 10 Ottobre potrai usufruire di una riduzione di prezzo del 22%: €106,75 anziché €129,92!