Grazie a tale percezione di base, si costituisce anche il “senso di essere”, la nostra identità biologica, che è il significato più ‘basso’, elementare possibile che possiamo attribuire alla parola “sè” (“sé biologico”). Come questo è collegato agli altri significati di ‘sé’, come “sé autobiografico”, “sé sociale”, e così via? Qual è il rapporto esistente tra la base corporea individuale e la possibilità della percezione soggettiva, in prima persona? In questo senso mi pare che la risposta offerta da Lowen sulla formazione del carattere ( Il linguaggio del corpo) possa essere una buona risposta su come i nostri sentimenti di fondo influenzano il nostro Sé autobiografico. Se guardiamo anche la formazione dei caratteri come presentati sempre ne “Il linguaggio del corpo” possiamo vedere che il ruolo delle emozioni sono centrali nella formazione del carattere e i diversi modi di vivere le emozioni può diventare un utile ausilio diagnostico.
A cura di Nicoletta Cinotti
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