Durante il mio percorso di formazione in psicologia presso l’università di Padova concluso nell’anno 2000, si muoveva dentro di me la necessità di integrare il corpo (dimenticato) e di considerare la mente in senso “più ampio” rispetto a quanto riportato nei manuali. Già in quegli anni ho infatti conseguito una formazione in psicomotricità educativa e ho un partecipato ai miei primi ritiri di meditazione vipassana e tibetana. Successivamente un master in psicologia dello sport (presso l’università di Montpellier, 2002 ) mi ha permesso di maturare e praticate la cura del corpo-mente.
Negli anni successivi mi sono dedicata, spinta dalla mia passione per il “mondo infantile-adolescenziale”, alla psicologia scolastica e ai disturbi dell apprendimento (dopo aver conseguito il master in psicologia scolastica, 2003). Successivamente, grazie alla scuola di specializzazione in psicologia costruttivo-cognitivista (Cesipc di Firenze) ho potuto acquisire quella competenza terapeutica che mi permette ancora oggi di accompagnare i pazienti a quella possibilità di cambiamento e di movimento, che permette loro di uscire dalla “sofferenza stagnante” portata attraverso i sintomi.
Dal 2013 fino ad oggi (attraverso la partecipazione regolare a dei ritiri) mi sono avvicinata alla Mindfulness, alla bioenergetica e alla meditazione Vipassana, che hanno rappresentato e rappresentato tutt’ora per me la possibilità di integrare diverse parti del mio “essere”, arricchendo e sostenendo la mia professione di terapeuta, di psicologa scolastica e nel lavoro che svolgo da diversi anni di sostegno all’affido famigliare.
Negli anni successivi mi sono dedicata, spinta dalla mia passione per il “mondo infantile-adolescenziale”, alla psicologia scolastica e ai disturbi dell apprendimento (dopo aver conseguito il master in psicologia scolastica, 2003). Successivamente, grazie alla scuola di specializzazione in psicologia costruttivo-cognitivista (Cesipc di Firenze) ho potuto acquisire quella competenza terapeutica che mi permette ancora oggi di accompagnare i pazienti a quella possibilità di cambiamento e di movimento, che permette loro di uscire dalla “sofferenza stagnante” portata attraverso i sintomi.
Dal 2013 fino ad oggi (attraverso la partecipazione regolare a dei ritiri) mi sono avvicinata alla Mindfulness, alla bioenergetica e alla meditazione Vipassana, che hanno rappresentato e rappresentato tutt’ora per me la possibilità di integrare diverse parti del mio “essere”, arricchendo e sostenendo la mia professione di terapeuta, di psicologa scolastica e nel lavoro che svolgo da diversi anni di sostegno all’affido famigliare.
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