Consapevolezza corporea ed emozioni
Il rinnovato interesse per la specificità fisiologica delle emozioni umane e il ruolo dei sintomi corporei nel definire lo stato emotivo hanno portato ad una crescente attenzione alla relazione tra consapevolezza corporea e stato emotivo. Molte ricerche mostrano come le reazioni corporee giochino un ruolo preminente nella descrizione retrospettiva di episodi significativi della vita delle persone e mostrano anche come l’attenzione al corpo non sia un dato uguale tra persona e persona.
Qualche domanda sulla consapevolezza corporea
Questi dati fanno si che sorgano spontaneamente alcune domande:
– l’attenzione al corpo è una caratteristica umana naturale o ci sono condizioni specifiche che inibiscono e/o migliorano la consapevolezza corporea?
– che ruolo ha la consapevolezza corporea nella espressione delle emozioni?
– e infine, la consapevolezza corporea può essere paragonata ai processi attentivi o ha caratteristiche specifiche?
Ci sono diverse scale che valutano la correlazione tra consapevolezza corporea ed espressione emotiva come la Somatic Perception Questionnaire, la Autonomic Nervous System Response Inventory. Personalmente utilizzo da diversi anni una scala costruita a Stanford e tradotta in italia da Stefania Balzarotti dell’Università Cattolica, l’ERQ che permette di stabilire, in maniera autonoma, aspetti interessanti della propria modalità di regolazione emotiva e, di converso, della propria consapevolezza corporea. Ultimamente ho tradotto la KIMS (Kentucky Inventory Mindfulness Skill) che permette di esplorare anche la relazione che esiste tra i processi attentivi e la consapevolezza corporea.
Alcune ricerche che utilizzano le scale citate sopra riportano che le informazioni che le persone riportano rispetto alla percezione corporea ed emotiva sono spesso corretti indicatori dei processi fisiologici in corso. Inoltre la consapevolezza corporea richiede le stesse abilità percettive che si utilizzano per gli altri processi interiori,che siano o meno di natura emotiva. Quindi i sintomi che le persone riportano, se ascoltati con interesse e attenzione, aiutano a comprendere lo stato fisiologico sottostante (Shields, Simon 1991) e possono fornire elementi diagnostici molto significativi.
Nello stesso tempo la capacità di cogliere le differenze tra un processo emotivo e un processo fisiologico è strettamente correlata al grado di consapevolezza corporea individuale. Detto in parole semplici quello che le persono dicono rispetto alle loro sensazioni fisiche ed emotive è spesso un resoconto di importanza centrale e sottovalutata. La ragione per cui viene sottovalutata è che si ritiene che la descrizione dei sintomi fisici sia troppo influenzata da aspetti emotivi.
In realtà possiamo sviluppare la capacità di distinguere tra quello che è un sintomo fisico e quella che è l’espressione emotiva e la consapevolezza corporea gioca, in questo, un ruolo rilevante.
Tanto più siamo capaci di percepire con attenzione focalizzata i nostri processi corporei, tanto più siamo in grado di distinguere tra un sintomo fisico e la paura che associamo all’idea della malattia, giusto per fare un esempio.
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ERQ
KIMS
Il Body Awareness Questionnaire
© Nicoletta Cinotti