
In questi giorni andiamo in giro con una lista di regali in mente: è questo che rende unico il periodo natalizio. Uno scambio di oggetti che, spesso, è un piccolo o grande, scambio di gratitudine. Ci diciamo grazie in questo modo.
Così corriamo da tutte le parti per arrivare a Natale come se avessimo fatto una brusca frenata. Perchè spesso conosciamo le nostre intenzioni ma facciamo fatica a sottrarle alla tirannia del dovere e alla tirannia del fare. Lasciamo alle nostre intenzioni gli spazi di pausa.
Questo però è anche il momento in cui possiamo inserire noi stessi nella lista dei regali: possiamo farlo in modo totalmente privo di spesa. Possiamo ricordarci, senza rumore, di qual è il nostro bisogno profondo, di cosa serve davvero al nostro cuore.
Possiamo ricordarci, per qualche momento, cosa stiamo curando nella nostra vita e cosa stiamo trascurando. Possiamo incontrare qualche respiro silenzioso e abitare la consapevolezza. Possiamo accedere a quel silenzio interiore in cui è più facile incontrarci. Possiamo farlo: è una nostra scelta. È un po’ come quando viaggiamo: avere tante esperienze è bello, arricchente e stimolante. Poi torniamo a casa ed è in quel momento che comprendiamo il senso vero del viaggio e il senso vero del ritorno.
Possiamo viaggiare a lungo e fare tante cose diverse ma la nostra felicità più profonda non nasce dall’accumulare nuove esperienze. Nasce dal lasciar andare il superfluo e sapere che possiamo sempre essere a casa. Sharon Salzberg
Pratica di Mindfulness: I suoni del silenzio (File audio silenzioso con periodici suoni di campana)
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