
La paura è una birbona: si nasconde dentro alle cose e, a volte, abbiamo tanta paura che non ce ne accorgiamo nemmeno.
Una storia zen
C’è una storia zen piuttosto divertente che lo racconta molto bene. C’era stato un terremoto e il Roshi del monastero (l’abate) aveva portato tutti i suoi monaci, impauriti, nella cucina del monastero perchè era il luogo più sicuro. Finite le scosse aveva voluto riprendere l’argomento, perché li aveva visti troppo preoccupati. Vedete, aveva detto, è stato il fatto che ero calmo che mi ha permesso di portarvi al sicuro. Anch’io ho avvertito un po’ di tensione, ma non ho perso la testa. Mi sono limitato a bere un bicchiere d’acqua. Uno dei monaci a quel punto lo guardò sorridendo. Perché sorridi, chiese il Roshi, perché – rispose il monaco – non hai bevuto un bicchiere d’acqua ma un bicchiere pieno di salsa di soia (che ha un sapore francamente terribile bevuto così). Quella birbona aveva fatto un bello scherzo al Roshi del monastero!
Inconsapevoli della paura
Non è insolito essere inconsapevoli di aver paura e non è insolito vedere la paura degli altri e non la propria. Raramente abbiamo un dato così obiettivo da offrire alla nostra paura. Raramente è così evidente che la paura ci ha fatto prendere lucciole per lanterne. Molto spesso, se qualcuno avanza questa ipotesi, la nostra risposta è l’incredulità.
Ai terremoti, rispondiamo tutti così. Solo che i nostri terremoti non sono – fortunatamente – terremoti tellurici. Sono terremoti emotivi e niente, più delle relazioni, può essere un’area sismica. Perché qualsiasi relazione ha bisogno di movimento e qualsiasi relazione è imprevedibile. A volte lasciamo qualcuno o proviamo antipatia per qualcuno proprio per la sua imprevedibilità: non reggiamo il terremoto che provoca in noi.
La strategia: smettere di scappare
Eppure, di fronte a quella birbona della paura, non c’è che una strategia. Fermarsi, smettere di scappare, e guardarla in faccia. Solo così smetterà di bullizzarci.
La paura è una grande ingannatrice. Quando crediamo alle bugie che dispensa, ci sottrae tempo, speranza e forza vitale. Brenda Shoshanna
Pratica di mindfulness: Lavorare con la paura
© Nicoletta Cinotti 2018 Amore e passione tra mindfulness e bioenergetica