Ogni tanto i bambini stupiscono con la loro maturità e consapevolezza. E dicono frasi che li fanno sembrare dei piccoli buddha. Così ieri ho ricevuto una piccola perla, sotto forma di domanda. “Il problema è crescere o dimenticare?” ha chiesto un bambino alla sua mamma dopo aver visto “Il piccolo principe” al cinema.
Mi è sembrata una domanda così grande che mi è rimasta dentro tutto il giorno. Ho provato a farla a me stessa e a trovare delle risposte. All’inizio, mi sono risposta che il problema è dimenticare. Dimenticare le nostre aspirazioni, i nostri sogni e le nostre qualità originarie. Per questo Kabat Zinn parla spesso della disciplina della memoria, quel tornare presenti a se stessi, come modo per vivere davvero la propria vita.
Nello stesso tempo dimenticare è fondamentale e spesso si accompagna a quel lasciar andare che nutre la nostra possibilità di cambiamento. Dimentichiamo perché lasciamo andare, trovando nuove risorse e nuove possibilità. Forse, se non dimenticassimo qualcosa, non potremmo più crescere davvero.
Alla fine, mi sono detta, il problema non è né crescere né dimenticare. Il problema è quando la dimenticanza invade tutto lo spazio, allora ci sembra di crescere ma invece vegetiamo. E perdiamo l’orientamento, quella stella polare che ci spinge nella direzione delle nostre aspirazioni. Così possiamo sia dimenticare per crescere, che crescere per dimenticare, purché quella mappa interna, fatta della nostra storia e del nostro presente, abbia un senso.
Uno degli obiettivi che si propone l’analisi (bioenergetica) è quello di creare una mappa nella mente del paziente. È una mappa di parole, fatta di ricordi e contiene tutta la storia di vita della persona. Quando i pezzi combaciano come i tasselli di un puzzle, ecco che finalmente ogni cosa acquista un senso: e comprendiamo chi siamo, come siamo nel mondo e perchè abbiamo un certo carattere. Ne risulta una coscienza più alta di se stessi, della propria vita, del mondo. Alexander Lowen
Pratica del giorno: La classe del mattino
© Nicoletta Cinotti 2016 Cambiare diventando se stessi
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