Facciamo molto per le persone che amiamo. A volte anche troppo: Li curiamo, li aspettiamo, li pensiamo. Poi vorremmo che succedesse anche l’opposto. Vorremmo essere curati, aspettati, pensati.
Come se la relazione fosse uno scambio di turni: prima tocca a te (perché ti amo) poi tocca a me (perché mi ami). Come se fosse una partita di tennis, a scacchi. Un gioco a turni. Con regole precise, molto spesso socialmente condivise.
Se il turno non viene rispettato la relazione entra in sofferenza. Cominciamo a nutrire dubbi, ci sentiamo trascurati. Abbiamo bisogno di venir rassicurati. Qualcosa ha fatto indietreggiare il nostro cuore e diamo la colpa a qualche irregolarità nei turni della relazione, nel suo dare e ricevere. Non è questo: è che una relazione, per essere sana, non ha turni. Siamo insieme.
Se abbiamo bisogno dei turni per essere in relazione, qualsiasi rottura delle regole, qualsiasi aspettativa mancata può produrre una proliferazione mentale. Iniziamo a fare ipotesi e il cuore lascia il posto alla mente. Una relazione però non ha turni: è reciprocità. Pensarla come se fosse uno scambio a turni ci confonde. Lo facciamo perché è impegnativo aprirsi e così – il fatto che l’altro si sia esposto o abbia già ricevuto – spesso è quello di cui abbiamo bisogno per fidarci e permettere quell’apertura che è necessaria perché la relazione cresca.
La vera intimità però nasce quando dimentichiamo i turni e siamo, semplicemente, insieme.
Mentre è facile aprirsi al silenzio o alla natura, aprirsi alla complessità del contatto umano è più impegnativo. La resistenza ad aprirsi è normale ed è l’abitudine di tutta una vita. Appartiene al sistema di difese che il sé ha attivato per sopravvivere in famiglia e nella società. (…)Più e più volte incontriamo con accettazione l’esperienza interna. Ci chiediamo: “Dove si attacca la mente? Che cosa fa indietreggiare il cuore?”. Gregory Kramer
Pratica di mindfulness: La consapevolezza del respiro
© Nicoletta Cinotti 2017 Le relazioni e il corpo Foto di ©Piero Lanzi Pianoro (Bo)
Lascia un commento